Scrittore

Anonimo

Tema

I re di Israele e di Giuda

Datazione del testo

ca. 560–550 a.C.

Contesto

I due libri dei Re seguono immediatamente gli eventi storici registrati in quelli di Samuele. Nell’insieme i quattro libri narrano l’intera storia dei re di Israele e di Giuda (ca. 1050–586 a.C.). I due libri dei Re coprono cronologicamente quattro secoli di quella storia. Il periodo descritto abbraccia lo spazio di tempo intercorso tra il regno di Salomone (970 a.C.) e il tempo dell’esilio in Babilonia (586 a.C.). 1 Re comprende circa 120 anni di storia: 40 anni del governo di Salomone (970–930 a.C.) e i primi 80 anni dopo che il regno fu diviso (ca. 930–852 a.C.). I due libri dei Re erano in origine un volume unico dell’Antico Testamento ebraico. Quindi, quando si discute della paternità del libro ci si riferisce a esso come a un unico libro. L’ultimo evento registrato in questo documento (2R 25:27) è la liberazione del re Ioiachin dalla prigione in Babilonia (ca. 560 a.C.): il che significa che 1 e 2 Re nella loro probabile forma completa sono databili nella decade 560–550 a.C. L’autore è anonimo, ma in ogni caso egli descrisse i regni di tutti i re di Israele e di Giuda secondo la prospettiva del patto di Dio con il popolo d’Israele. Per scrivere il libro, egli dovette attingere alcune informazioni anche da altre fonti, tra cui: (1) “Il libro degli annali di Salomone” (11:41); (2) “Il libro degli annali dei re di Israele” (es. 14:19); (3) “Il libro degli annali dei re di Giuda” (es. 14:29). Queste fonti erano probabilmente cronache scritte e conservate dai profeti piuttosto che dagli annali ufficiali della corte. Non deve essere neppure scartata l’ipotesi che lo scrittore abbia consultato altre fonti profetiche come quelle citate in 1Cr 29:29.

Scopo

I libri dei Re furono scritti per fornire al popolo d’Israele in esilio in Babilonia un’interpretazione spirituale della loro storia. La narrazione di tali eventi serviva a dar loro una ragione della divisione che aveva interessato la nazione nel 930 a.C. Doveva quindi spiegare perché il Regno del Nord, quello di Israele, fu conquistato nel 930 a.C. e perché il Regno di Giuda lo fu nel 586 a.C. Lo scrittore pone l’enfasi sul fatto che la divisione e la sconfitta di Israele e di Giuda furono la conseguenza diretta e inevitabile dell’idolatria e dell’ingiustizia, dimostrate dai vari re e da tutta la nazione. Quindi egli valuta il successo o il fallimento di ciascun re, secondo la rispettiva fedeltà o infedeltà al Signore e al Suo patto. Indipendentemente dal successo che un re aveva avuto politicamente ed economicamente, era comunque registrato – di fatto – il suo fallimento spirituale, se quel re non aveva rispettato il patto con Dio. Questa interpretazione profetica fu data affinché quanti erano in cattività potessero comprendere e decidere di volgere completamente il loro cuore al Dio d’Israele, abbandonando definitivamente l’idolatria in ogni sua forma. Inoltre, questo libro avrebbe rivestito un ruolo sicuramente importante anche per le generazioni future in vista della loro consacrazione al Signore.

Sommario

1 Re si divide in due parti principali.

(1) La prima parte descrive il regno di Salomone (capp. 1–11). I primi capitoli, in particolare, si occupano delle circostanze che portarono alla sua elezione a re d’Israele (capp. 1, 2) e della sua richiesta al Signore di ricevere saggezza per governare la nazione (cap. 3). I successivi sette capitoli descrivono la fama mondiale di Salomone. Questo periodo storico, il più florido per Israele in termini di prosperità, pace, potenza e gloria, è descritto minuziosamente e confermato da numerose altre fonti. Esso caratterizzò i primi vent’anni del regno di Salomone. Durante questo periodo, egli costruì e dedicò il tempio di Gerusalemme (capp. 6, 8). Il capitolo 11 di 1 Re descrive i successivi vent’anni, che furono caratterizzati da negligenza, pratica della poligamia, idolatria e deterioramento delle fondamenta della nazione. Quando Salomone morì era già stato dato l’avvio alla divisione e al declino del regno.

(2) La seconda parte del primo libro dei Re descrive la scissione del regno al tempo di Roboamo, figlio di Salomone. Sono altresì descritti i successivi ottant’anni del declino politico e spirituale di entrambi i regni nel periodo riguardante le rispettive successioni dei re (capp. 12–22). Le personalità salienti in questa seconda metà del libro sono il re Roboamo nel Regno del Sud, Geroboamo nel Regno del Nord, il re Acab con la sua perfida moglie Izebel e il profeta Elia.