Scrittore

Luca

Tema

Gesù Cristo: il Salvatore divino, vero uomo

Datazione del testo

ca. 60–63 d.C.

Contesto

Questo Vangelo (la “buona notizia” e la vera storia di Gesù Cristo) è il primo dei due libri scritti da Luca (l’altro è quello degli Atti) e indirizzati a un uomo chiamato Teofilo (1:3; At 1:1). L’uso dell’attributo “eccellentissimo” spinge a pensare che Teofilo possa essere un ufficiale romano o addirittura una persona di alto rango sociale. Qualcuno ritiene che forse sia colui che sovvenziona Luca o uno dei responsabili che verifica la produzione e la diffusione degli scritti. Sebbene il nome dello scrittore non sia espressamente dichiarato in nessuno dei due libri (questo Vangelo e gli Atti degli apostoli), sia la concorde testimonianza della Chiesa del primo secolo, sia il fatto che lo stile dello scritto e della struttura siano simili, evidenziano che la stesura di ambedue sia da attribuire a Luca. Molto probabilmente Luca è un credente “gentile” (non Ebreo). Sospinto dallo Spirito Santo, scrive a Teofilo (il cui nome significa “che ama Dio”) per sopperire alla necessità della Chiesa di avere un dettagliato racconto sulle origini della cristianità. Per raggiungere questo scopo, Luca propone i suoi scritti.

(1) Il Vangelo presenta il racconto della nascita, la vita, il ministerio, la morte, la risurrezione e l’ascensione di Gesù.

(2) Il libro degli Atti, scritto qualche tempo dopo, riferisce dell’effusione dello Spirito Santo (la discesa dello Spirito di Dio sulla chiesa per dare potenza ai credenti) a Gerusalemme e degli eventi che in seguito hanno interessato gli apostoli.

Questi due libri contengono più di un quarto degli scritti del Nuovo Testamento Dalle lettere di Paolo apprendiamo che Luca è “un caro medico” (Cl 4:14) e un suo fedele collaboratore (2Ti 4:11; Fi 24). Di certo, per sua stessa ammissione, sappiamo che era anche uno storico (Lu 1:1-4).Nel libro degli Atti si osserva più volte l’uso del pronome “noi” con cui l’autore s’identifica quando si trova in compagnia di Paolo (vd. introduzione ad Atti). Dai suoi scritti si può dedurre che Luca era un uomo molto colto, scrittore esperto, storico accurato e teologo, ripieno di Spirito Santo. Quando scrive il Vangelo omonimo, è evidente che la chiesa al di fuori della comunità giudaica non è ancora ben definita, infatti il messaggio di Gesù non è ancora ampiamente divulgato. Matteo scrive il suo Vangelo inizialmente per i Giudei, mentre Marco ne elabora una versione più breve dedicata alla chiesa di Roma. I Gentili, appartenenti al mondo di cultura greca, hanno ascoltato oralmente il racconto di Gesù, direttamente dai testimoni oculari, quasi fosse un breve riassunto scritto, ma Luca intende fornirne un resoconto completo e ordinato (1:1-4). Per questo motivo si propone di redigere una cronaca attenta e particolareggiata “fin dall’origine” (1:3). Probabilmente ha svolto ricerche in Palestina mentre Paolo si trovava in prigione a Cesarea (At 21:17; 23:23–26:32). La data di composizione è sconosciuta, anche se alcuni studiosi la collocano tra il 58 e il 65 d.C. Dalle informazioni forniteci non è possibile desumere il luogo di stesura, anche se taluni ritengono sia stato scritto a Cesarea o a Roma.

Scopo

Luca scrive questo Vangelo per i Gentili (non Ebrei) al fine di fornire un’accurata documentazione su “tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare, fino al giorno che fu elevato in cielo” (At 1:1, 2). Sospinto dallo Spirito Santo, Luca desidera che Teofilo e gli altri, che hanno accettato Cristo o che sono interessati al Suo messaggio, conoscano la verità sulle testimonianze e sui fatti che hanno udito (1:3, 4). Il motivo per cui Luca scrive ai Gentili appare evidente in tutto il testo. Già all’inizio Luca estende la genealogia umana di Gesù (la storia dei suoi antenati), risalendo fino ad Adamo, il primo uomo (3:23-38), senza fermarsi ad Abramo come ha fatto Matteo (cfr. Mt 1:1-17). Per Luca, Gesù è chiaramente presentato nelle Sue due nature (vero Dio e vero uomo), il Salvatore che ha provveduto una via di salvezza per tutti i discendenti di Adamo, dunque per l’intera umanità.

Sommario

Il Vangelo di Luca esordisce con un completo resoconto degli avvenimenti che trattano la nascita di Giovanni il battista (la cui predicazione ha preparato la via per il Cristo, 1:5–2:40) e quella di Gesù. Il racconto di Luca è l’unico che lasci intravedere Gesù adolescente (2:41-52). Dopo aver descritto la predicazione del battista e la storia della famiglia del Messia, Luca divide la missione del Salvatore in tre parti fondamentali:

(1) il Suo ministerio in Galilea (4:14–9:50);

(2) la Sua missione nell’ultimo viaggio a Gerusalemme (9:51–19:27);

(3) la Sua ultima settimana di permanenza nella città stessa (19:28–24:43).

Mentre sono i miracoli a essere posti in risalto nel periodo che Gesù trascorre in Galilea, durante il tragitto che lo porta a Gerusalemme si evidenziano principalmente i Suoi insegnamenti e le parabole (9:51–19:27). Il libro di Luca include molte vicende e parabole già conosciute, ma anche una gran parte di materiale esclusivo. Il versetto che fornisce la motivazione del libro (il momento in cui Gesù s’incammina verso Gerusalemme per l’ultima volta; 9:51) e il versetto chiave (che afferma quale sia lo scopo principale della Sua venuta; 19:10), ricorrono all’inizio e alla fine della sezione centrale.