Scrittore
Luca
Tema
La diffusione dell’Evangelo per la potenza dello Spirito Santo
Datazione del testo
ca. 63 d.C.
Contesto
Il libro degli Atti è il seguito del Vangelo di Luca e viene indirizzato alla stessa persona di nome “Teofilo” (1:1; vd. introduzione a Luca). Sebbene lo scrittore non sia identificato per nome nei due libri, l’opinione della maggioranza dei credenti del primo secolo e le prove a sostegno all’interno dei libri indicano Luca, “il caro medico” (Cl 4:14), come lo scrittore di entrambi i libri. Lo Spirito Santo guidò Luca a scrivere a Teofilo per colmare una necessità nella Chiesa – in modo particolare tra i primi credenti gentili (cioè i non ebrei) nelle regioni mediorientali e mediterranee dell’Impero romano. I libri di Luca forniscono un resoconto ampio e preciso delle origini del Cristianesimo.
(1) Il suo “primo libro” è il suo Vangelo, la cronaca della vita di Gesù.
(2) Il suo secondo libro (Atti) è la descrizione dell’effusione dello Spirito Santo a Gerusalemme (cioè quando il Padre ha mandato lo Spirito Santo per riempire e rivestire di potenza i Suoi primi discepoli). Il libro degli Atti racconta inoltre la crescita e lo sviluppo della Chiesa. È evidente che Luca era un abile scrittore, uno storico attento e un teologo preparato. Il libro degli Atti copre alcuni episodi rappresentativi dei primi trent’anni della storia della Chiesa (la grande famiglia dei discepoli di Cristo che adorano il Signore e diffondono il messaggio di Gesù per tutto il mondo). Da storico, Luca traccia la diffusione del messaggio di Cristo da Gerusalemme a Roma. Menziona 32 paesi, 54 città, 9 isole del Mediterraneo, 95 diverse persone per nome e diversi capi di governo, utilizzando i loro titoli specifici. L’archeologia moderna continua a confermare la meravigliosa precisione dei particolari documentati da Luca. Oltre ai dettagli storici, Luca descrive in modo acuto il significato e l’importanza di diverse esperienze e avvenimenti nei primi anni della Chiesa.
Nei primi periodi, le Scritture del Nuovo Testamento erano disponibili in due raccolte:
(1) i quattro Vangeli – le narrazioni della vita e del ministerio di Gesù secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni;
(2) le lettere di Paolo – l’apostolo che fondò molte chiese tra i Gentili (i non Ebrei). Quale importantissimo anello di congiunzione tra queste due raccolte, Atti si colloca tra gli scritti accettati come la provata e autorevole Parola di Dio. I capp. 13–28 forniscono il contesto storico necessario per una più completa comprensione del ministerio di Paolo e delle sue lettere a diverse chiese. I passi in Atti che contengono la parola “noi” (16:10-17; 20:5-21:18; 27:1–28:16) indicano che Luca partecipò personalmente ai viaggi di Paolo.
Scopo
Luca ha almeno due scopi che lo inducono a documentare le origini della Chiesa.
(1) Dimostrare come l’Evangelo si diffuse efficacemente anche tra i Gentili (cioè i non Ebrei). Nonostante l’opposizione e la persecuzione, il libro degli Atti rivela come il messaggio di Cristo raggiunse in seguito gran parte dell’Impero romano.
(2) Dimostrare il ruolo centrale dello Spirito Santo nella vita e nella missione della Chiesa, sottolineando come il battesimo nello Spirito Santo (vd. cap. 2) conferisca, da parte di Dio, potenza alla Chiesa per diffondere il messaggio di Gesù e per continuare il Suo ministerio. Luca documenta chiaramente, in tre episodi distinti, che il segno iniziale del battesimo nello Spirito Santo è caratterizzato dal parlare in altre lingue (lodare e adorare il Signore in lingue sconosciute a chi le proferisce per opera dello Spirito Santo, vd. 2:4 e segg.; 10:45, 46; 19:1-7). Il contesto di questi passi indica che si tratta di un’esperienza normale per la Chiesa del primo secolo e che Dio la desidera per la Sua Chiesa ancora oggi.
Sommario
Mentre il Vangelo di Luca documenta “tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare” (At 1:1), il libro degli Atti descrive quello che Gesù continuò a fare e a insegnare – attraverso i Suoi discepoli – dopo essere asceso al cielo. L’opera di Gesù continua per mezzo della potenza dello Spirito Santo, che opera individualmente nei Suoi discepoli e come organismo, la Chiesa, nelle località, nelle città, nelle regioni e nelle nazioni di tutto il mondo. Prima di ascendere al cielo (1:9-11), l’ultima istruzione di Gesù ai Suoi discepoli fu di attendere a Gerusalemme fino a quando non fossero stati “battezzati in Spirito Santo” (1:4, 5). Il versetto chiave degli Atti (1:8) riassume il punto centrale spirituale e geografico del libro:
Gesù promette ai Suoi discepoli che avrebbero ricevuto potenza quando lo Spirito Santo sarebbe venuto su di loro – potenza per diffondere il Suo messaggio e per compiere la Sua opera:
(1) “in Gerusalemme” (capp. 1–7);
(2) “in tutta la Giudea e Samaria” (capp. 8–12);
(3) “fino all’estremità della terra” (capp. 13–28).
Il libro degli Atti rivela una cruciale unione della potenza e del proposito di Dio operante attraverso l’attività umana. La Chiesa – tutti i credenti che ne facevano parte, non soltanto gli apostoli – “se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola” (8:4). Semplici credenti come Stefano e Filippo (6:1-6) aiutarono gli apostoli in Gerusalemme e si schierarono apertamente per la verità, dimostrando grande fede e dipendendo dalla potenza dello Spirito Santo per operare “grandi prodigi e segni” (6:8). Di conseguenza, il messaggio di Cristo ebbe subito un impatto su città intere (8:5-13). Credenti guidati da Dio pregarono con passione, videro angeli, ebbero visioni, furono testimoni di miracoli, cacciarono demòni, guarirono malati e annunciarono Gesù con grande franchezza e autorità. Sebbene ci fossero anche dei problemi tra alcuni credenti (ad es. le tensioni tra Giudei e Gentili, cap. 15) e stesse divampando la persecuzione da parte delle autorità religiose e politiche, il messaggio di Gesù si diffuse efficacemente da una città all’altra.
Nei capp. 1–12 il centro principale del ministerio della Chiesa e dell’evangelizzazione è Gerusalemme e Pietro fu il primo a essere usato da Dio per diffondere il Suo messaggio di grazia. Nei capp. 13–28 il centro principale dell’evangelizzazione è Antiochia di Siria e Paolo è presentato come un servitore che Dio usò per diffondere l’Evangelo anche a persone di altre nazionalità. Il libro degli Atti termina mentre Paolo si trova a Roma, in attesa del suo processo davanti a Nerone. Sebbene l’esito del processo rimanga in sospeso, il libro termina con un tono positivo e vittorioso, mentre Paolo, ancora prigioniero, continua con franchezza e libertà a predicare e a insegnare l’Evangelo (28:31).