Scrittore

Anonimo

Tema

La fedeltà disinteressata e l’amore che redime

Datazione del testo

X secolo a.C.

Contesto

Dal punto di vista storico, il libro di Rut descrive alcuni eventi della vita di una famiglia israelita durante il tempo dei giudici (1:1) dal 1375 al 1050 a.C. (per capire il contesto di questo periodo storico, vd. introduzione a Giudici). Geograficamente l’ambientazione dei primi 18 versetti è la terra di Moab (a est del Mar Morto). La restante parte di avvenimenti si svolge a Betlemme di Giuda o nelle sue vicinanze. Il libro di Rut è posto nella terza suddivisione del canone tripartito della Bibbia ebraica, tra i primi cinque libri più brevi chiamati Meghilloth (Cantico dei cantici, Rut, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester) o Rotoli (di pergamena). Ogni libro era letto pubblicamente in occasione delle feste o delle celebrazioni annuali ebraiche. Da allora in poi l’importante scritto di Rut, visto lo scenario rappresentato nel libro che dipinge gli eventi del tempo della mietitura, era tradizionalmente letto durante la festa del Raccolto, chiamata anche Pentecoste. Il libro elenca i discendenti di Rut fino al re Davide (4:21, 22), perciò è presumibile che sia stato scritto durante il tempo in cui Davide fu re. Lo scrittore del libro non è identificato nelle Scritture, anche se la tradizione ebraica (il Talmud, una raccolta di testi antichi ebraici contenente le norme della Scrittura che regolano questioni giuridico-religiose dei Giudei) accredita Samuele come tale.

Scopo

Rut è descritta come una giovane moabita che mostra profonda fedeltà e amore e che diventerà la bisnonna del re Davide. Il libro è stato scritto per includere una positiva ed edificante vicenda nella storia di Israele al tempo dei giudici, parla di una famiglia devota, che serve Dio fedelmente, divenendo così un prezioso esempio durante un tempo di grande declino spirituale e morale (vd. introduzione a Giudici).

Sommario

Questa storia dell’amore che redime (cioè che salva, che libera e ristora) si svolge durante una carestia che spinge Elimelec a lasciare Giuda per spostarsi a Moab con la sua famiglia (1:1, 2), dove trova la morte con i suoi due figli (1:3-5). La moglie e le nuore rimangono dunque vedove. Ci sono quattro avvenimenti essenziali, che seguono questo periodo. (1) Naomi (vedova di Elimelec) e la sua fedele nuora moabita Rut, ritornano a Betlemme di Giuda (1:6-22). (2) Nel piano di Dio, Rut avrebbe successivamente incontrato Boaz, un uomo agiato della famiglia di Elimelec (cap. 2). (3) Incoraggiata da Naomi, Rut espresse a Boaz il suo desiderio di sposarlo, a motivo del diritto di riscatto che egli aveva in quanto parente prossimo (cap. 3). (4) Grazie al diritto di riscatto il redentore (cioè uno che aveva il diritto di acquistare la proprietà di un parente povero, al fine di farla rimanere in famiglia), Boaz acquisì la proprietà di Naomi e sposò Rut. Successivamente la coppia ebbe un figlio di nome Obed, il nonno del re Davide (cap. 4). Nonostante il libro inizi con un grande dolore, si conclude poi con la meravigliosa gioia e compiacimento per Naomi, Rut, Boaz e per tutto Israele.